Google proroga lo smart working fino a settembre. La decisione è stata anticipata dal ‘New York Times’.
NEW YORK (STATI UNITI) – Google proroga lo smart working fino a settembre. La decisione – anticipata dal New York Times – è stata presa dal Ceo dell’azienda e comunicata ai dipendenti all’azienda.
Una scelta che porterà alla multinazionale a testare un nuovo sistema di lavoro flessibile “per portare una maggiore produttività, collaborazione e benessere“.
Coronavirus, Google proroga lo smart working
Google è stata una delle prime aziende a prolungare lo smart working fino a settembre. Inizialmente la multinazionale aveva deciso di mantenere il lavoro agile fino a luglio, ma gli ultimi numeri del coronavirus e l’idea di un modo di produrre diverso rispetto al passato ha portato a far slittare il rientro in ufficio di due mesi.
Una scelta fatta per consentire di completare il progetto e garantire un “modello di lavoro flessibile che possa portare a una maggiore produttività, collaborazione e benessere“. Un esempio che in futuro potrà essere seguito anche da altre aziende e la pandemia in molti casi è stata l’occasione per iniziare a guardare con molta attenzione a un modo di lavorare molto diverso rispetto a quello dei tempi pre-Covid.
La lettera di Google
La decisione di Google è stata comunicata tramite una missiva ai dipendenti. Lettera anticipata dal New York Times e riportata dall’Ansa. “Per il ritorno in ufficio – si legge nel testo – l’azienda sta pensando all’idea di una settimana lavorativa flessibile in cui i dipendenti lavorano in sede almeno tre giorni a settimana e a casa il resto del tempo. Stiamo testando l’ipotesi che un modello di lavoro flessibile possa portare a una maggiore produttività, collaborazione e benessere. Nessuna azienda della nostra grandezza ha mai creato un modello di forza lavoro completamente ibrido, anche se alcune stanno iniziando a sperimentarlo, quindi sarà interessante provarlo“.